il festival, data la temperatura, si è trasformato in FESTA CAMPESTRE e si è svolto sotto gli alberi di castagno.
Interessante l’immagine che ci ha accompagnato nell’affrontare il tema; liberiamo la speranza. Dopo l’introduzione di dona Carlo che ci ha fatto rivivere, dal n. 13 di CON IL CUORE PUOI…, la speranza come desiderio e la speranza come rimanere sotto il peso in attesa di vedere il manifestarsi di Dio, la biblista Stefania De Vito che ci ha arricchito con il testo di Geremia 17,5-10 e ci ha lasciati con questo interrogativo: abbiamo il coraggio di stare fermi, di rallentare per r vedere che cosa il Signore vuole fare nella nostra vita?
Il prof. Francesco Guadagno dopo aver fatto un quadro allarmante sulla situazione nel mondo, ha lanciato la sua chiara affermazione: per dare speranza alla natura, alla società, alla storia non basta la buona volontà di una persona ma serve una collettività.
Abbiamo appena accennato alla Dottrina Sociale della Chiesa e all’enciclica di papa Benedetto XVI, Caritas in veritate e all’esperienza cristiana che ci chiama ad essere popolo di Dio in cammino e pronto a prendersi le proprie responsabilità.
Nel pomeriggio ci siamo fermati sull’immagine che avevamo davanti
VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA
di Caspe David Friedrich
Abbiamo poi concluso con la lettura di Romani 5
E’ stata una gioia passare una giornata insieme all’ombra dei castagni e con questo grande desiderio: LIBERARE LA SPERANZA.
Questo tema sarà lavorato nel prossimo numero di CON IL CUORE PUOI…, lì potai trovare gli interventi e le varie riflessioni..